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Cronaca Galatina

Mafia e collusioni con la politica, chiusa l’inchiesta sul “nuovo” clan Coluccia: 18 indagati

Notificato nei giorni scorsi l’avviso di conclusione delle indagini sul sodalizio criminale attivo a Galatina e dintorni sfociate lo scorso febbraio in 15 arresti

GALATINA - Chiusa l’inchiesta che avrebbe attestato la rinascita del clan Coluccia, avviata in seguito alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Vincenzo Antonio Cianci. Restano diciotto gli indagati e tra questi c’è l’avvocato Antonio Megha, 61 anni, già sindaco del Comune di Neviano, accusato di scambio elettorale politico-mafioso, perché avrebbe acquistato una cinquantina di voti dal sodalizio.

Oltre al politico (ai domiciliari), ci sono le altre quattordici persone destinatarie, come lui, dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice Sergio Tosi, eseguita dai carabinieri lo scorso febbraio: Michele Coluccia, 63enne di Noha; Antonio Coluccia, 65enne di Noha; Pasquale Anthoni Coluccia, 50enne di Noha; Antonio Bianco detto “Stella” o “Biondo”, 49enne di Aradeo ma domiciliato a Neviano; Marco Calò, detto “Uzzaru”, 47enne di Aradeo; Vitangelo Campeggio conosciuto come “Diego”, 49enne residente a Lecce; Gerardo Dino Coluccia, 49enne di Noha; Silvio Coluccia, 51enne di Aradeo; Luigi Di Gesù, detto “Pica”, 51enne di Cutrofiano; Ali Farhangi, 60enne di origini iraniane e residente a Giorgilorio di Surbo; Nicola Giangreco, 53enne di Aradeo; Renato Puce, 44enne di Corigliano d’Otranto; Cosimo Tarantini, 55enne di Neviano e, infine, Sergio Taurino, 56enne di Lecce.

Indagati, a piede libero, altri tre: Emanuele Apollonio, 25 anni, di Aradeo; Stefano Marra, 28, di Aradeo; Gabriele Serra, 25, di Aradeo.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, oltre allo spaccio di sostanze stupefacenti, estorsioni e usura, l’organizzazione avrebbe svolto anche attività apparentemente legali legate alla fornitura di energia elettrica e del gas nel mercato libero, alla stipula di polizze assicurative e al settore delle scuola-guida e delle aste giudiziarie.

Quanto al politico, invece, avrebbe accettato tramite l’amico Nicola Giangreco, la proposta di Michele Coluccia, ritenuto al vertice dell’omonimo sodalizio, già condannato con sentenza irrevocabile per associazione mafiosa, di procurargli almeno cinquanta voti per le amministrative del settembre del 2020 nel comune di Neviano, terminate con la sua elezione a consigliere comunale e nomina quale componente della Giunta con delega alla cultura, istruzione e contenziosi legali. In cambio, Megha avrebbe promesso: tremila euro in tre distinte tranche; un posto di lavoro al figlio di Coluccia in una impresa impegnata nella raccolta di rifiuti; e la disponibilità dell’apparato politico- amministrativo di Neviano e la sua funzione pubblica alle esigenze del clan, poiché stando alle intercettazioni, ottenuta la garanzia dei voti, avrebbe dichiarato: “Poi dico naturalmente inutile che ti dica che puoi disporre su Neviano”; di rappresentare gli interessi del sodalizio in Calabria: “ti posso aggiungere ci te serve che io, ogni tanto.... in Calabria tengo uno studio, dico, una collaborazione con un collega ...eee.... per conto dello studio di Novara... dice "si là, forse mi servi di più", ha detto, perché là, dice mi serve, dice a Reggio Calabria? dico guarda a Reggio Calabria non vado, però se devo andare vado!.. non è che non vado.. per dirti, cioè a Reggio Calabria, io arrivo a Catanzaro, ma se devo andare a Reggio Calabria lampu, dico trecento chilometri altri non è che ci sia...eeee.... mi sto un giorno in più, eee.... Quello che devo fare lo faccio!”.

Ora che l’inchiesta è giunta al capolinea, gli indagati avranno venti giorni di tempo per chiedere di essere interrogati o produrre memorie, attraverso gli avvocati: Rita Ciccarese; Francesco Vergine; Luigi Greco; Ladislao Massari; Fabio Mariano; Pantaleo Cannoletta; Giovanni Apollonio; Angelo Vetrugno; Andrea Starace; Selene Mariano; Giuseppe Corleto; Michelangelo Gorgoni; Giancarlo Dei Lazzaretti; Alexia Pinto; Luigi Piccinni; Luigi Greco; Antonio Savoia; Gabriele Valentini e Raffaele Benfatto.

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