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Cronaca Carmiano

Non diffamò l’ex sindaco Mazzotta, per il giudice: “Villani spettegolò tra pettegoli già informati”

Si è chiusa con l’assoluzione dell’ex parlamentare la querelle nata dalla pubblicazione di una scritta offensiva sul proprio profilo whatsapp che, secondo l’accusa, era riconducibile all’ex primo cittadino di Carmiano

CARMIANO - “Quel che ha salvato l’imputato è che il suo spettegolare paesano non attinse altri che i pettegoli paesani, già informati, cui fu indirizzato”: è questa la motivazione della sentenza di assoluzione emessa oggi nei riguardi dell’ex parlamentare Achille Villani Miglietta, che rispondeva di diffamazione nei riguardi dell’ex sindaco di Carmiano, Giancarlo Mazzotta.

In particolare, l’imputato era accusato di aver pubblicato sul proprio profilo whatsapp la foto della scritta “De m.....truffatore paga li cristiani” comparsa su un muro del paese la notte del 17 dicembre 2017 e che originariamente conteneva la parola iniziale “sindaco”, poi rimossa.

Per Mazzotta, la frase sarebbe stata comunque a lui riconducibile, tanto che nel gennaio del 2018, sporse denuncia, segnando così l’inizio dell’inchiesta.

Ma per il giudice della prima sezione penale del tribunale di Lecce Fabrizio Malagnino, dinanzi al quale si è celebrato il processo, “il fatto non sussiste”: “Tale agevole riconducibilità, secondo il ragionamento d’accusa, deriverebbe dal fatto che ogni abitante di Carmiano che avesse visto la scritta originaria era in grado di attribuirla al sindaco anche dopo la cancellazione della sua parola iniziale. Ma se si ipotizza che la frase potesse essere compresa solo da chi avesse conosciuto l’originaria scritta integrale, allora si ammette allo stesso tempo che la frase diffusa da Villani non fu mai idonea ad attingere con la propria carica diffamatoria un pubblico differente di coloro che avevano già conosciuto la frase originaria e integrale, la cui paternità non è attribuibile a Villani”.

Insomma, secondo il giudice la condotta dell’imputato non poté mai amplificare neanche di un solo destinatario, l’offesa alla reputazione di Mazzotta.

Villani era difeso dall’avvocato Carlo Gervasi, mentre l’ex sindaco di Carmiano era parte civile con l’avvocato Paolo Spalluto.

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