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Cronaca Muro Leccese

Corruzione e concorsi “pilotati”, chiesto il processo per Totò Ruggeri e altri 22

L’istanza di rinvio a giudizio, sarà discussa il 19 dicembre nell’aula bunker del carcere di “Borgo San Nicola”, a Lecce. Stralciata la posizione di uno degli indagati che ha già chiesto di patteggiare

MURO LECCESE - Chiesto il processo per l’ex senatore e assessore regionale al Welfare Totò Ruggeri, 72 anni, di Muro Leccese, ai domiciliari dallo scorso 7 luglio nell’ambito dell’inchiesta “Re Artù” e per altre 22 persone coinvolte nello stesso procedimento.

L’istanza di rinvio a giudizio, firmata dal pubblico ministero Alessandro Prontera, titolare delle indagini, sarà discussa il 19 dicembre nell’aula bunker del carcere di “Borgo San Nicola”, a Lecce. Oltre a Ruggeri, dinanzi al giudice per l’udienza preliminare Sergio Tosi, dovranno presentarsi: Antonio Ermenegildo Renna, 67 anni, di Alliste, commissario straordinario unico dei consorsi di bonifica; il consigliere regionale Mario Romano, 72, di Matino; Massimiliano Romano, 52, di Matino;  l’ingegnere Emanuele Maggiulli, 56, di Muro Leccese, ex dirigente dell’Ufficio tecnico di Otranto, ai domiciliari nell’ambito di un’altra recente inchiesta, Hydruntidate; il sindaco di Scorrano, Mario Pendinelli, 57 anni;  Antonio Greco, 49, di Carpignano Salentino; il commercialista Giantommaso Zacheo, 50, di Carpignano; il medico Elio Vito Quarta, 77 anni, di Carmiano; l'imprenditore Fabio Marra, 55, di Galatone; Pierpaolo Cariddi, 56, nelle vesti di sindaco di Otranto, in carcere per l’inchiesta Hydruntidate; l’ex direttore generale della Asl Lecce Rodolfo Rollo, 61, di Cavallino; suor Margherita Bramato, 72, di Tricase; Luigi Marzano, 75, di Leverano; Vito Caputo, 61, di Nardò; Silvia Palumbo, 40, di Racale; Michele Antonio Adamo, 68, di Nardò; Giuliana Lecci, 37, di Montesano Salentino; Roberto Aloisio, 50, di Maglie; Graziano Musio, 67, di Matino; Luigi Antonio Tolento, 37, di Soleto; Antonio Specchia, 37, di Serrano (frazione di Carpignano Salentino); Paolo Vantaggiato, 64, di Neviano.

Stralciata solo una posizione, quella di Giancarlo Ferilli, 59 anni, di Tuglie, accusato di traffico di influenze illecite perché avrebbe consegnato la somma di ottomila euro a Mario Romano, in cambio del superamento del concorso in Arpal di un suo familiare.

L’uomo ha chiesto, attraverso il suo avvocato Alessandro Greco, di chiudere il suo conto con la giustizia, patteggiando tre mesi di reclusione, col beneficio della pena sospesa, e ora la richiesta è al vaglio dell’autorità giudiziaria.

Non cambiano le accuse (corruzione, traffico di influenze illecite e falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atti pubblici) contestate a vario titolo nell’ultimo atto notificato nelle scorse ore agli imputati. Restano le stesse che il pubblico ministero aveva messo nero su bianco nell’avviso di conclusione delle indagini, riportate in un precedente articolo, e che indicano l’assessore Ruggeri al centro di diversi episodi di corruzione (come di favori in ambito lavorativo in cambio di sesso, oppure di aragoste e vino).  

A difendere gli imputati ci penseranno gli avvocati: Gianluca D’Oria, Salvatore Corrado, Giuseppe Fornari, Massimo Manfreda, Luigi Covella, Francesco Fasano, Gabriella Mastrolia, Francesco Vergine, Stefano De Francesco, Giuseppe Lelio, Luigi Corvaglia, Pierluigi Portaluri, Dario Congedo, Mario Coppola, Antonio Quinto, Corrado Sammarruco, Antonio Costantino Mariano, Francesco Romano, Carlo Viva, Sabrina Conte, Maria Greco, Francesca Conte, Dario Paiano, Demitri Conte, Remo Cagnazzo, Giovanni Montagna, Maria Antonietta Martano, Gaetano Castellaneta, Donato Sabetta.

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