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Rifiuti e smaltimento: Puglia ancora troppo vincolata alla discariche

Ancora troppi i chilogrammi di secco indifferenziato prodotto dai cittadini. Legambiente, nel suo rapporto, ha inserito quattro comuni pugliesi solo per le menzioni speciali

LECCE - Mentre nella Penisola crescono i comuni “rifiuti free”, quelli che oltre ad essere ricicloni, hanno deciso di puntare sulla riduzione del residuo non riciclabile da avviare a smaltimento – e sono ben 525, contro i 356 dello scorso anno, le realtà che superano il 65 percento di raccolta differenziata e producono meno di 75 chilogrammi annui per abitante di rifiuto secco indifferenziato - lo stesso non si può dire per la Puglia. 

Nella nostra regione, infatti, sebbene vi siano realtà che superano l’obiettivo di legge per la raccolta differenziata e nonostante aumentino quelli che hanno avviato sistemi innovativi puntando sul porta a porta, nessuna amministrazione è riuscita a ridurre la produzione di secco indifferenziato che, non essendo avviato a smaltimento, finisce ancora oggi in discarica. 

È quanto emerge dal rapporto nazionale “Comuni ricicloni 2016” di Legambiente presentato ieri a Roma, nell’ambito della tre giorni del Forum tematico realizzato con Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club e in partenariato con il Coou, durante il quale sono state premiate le amministrazioni comunali particolarmente virtuose. 

Quest’anno Legambiente ha introdotto nuovi criteri nella classifica: per entrare nella rosa della gestione sostenibile dei rifiuti di comuni ricicloni, non solo si deve rispettare l'obiettivo di legge del 65 percento sulla raccolta differenziata, ma si deve anche puntare sulla qualità e sulle politiche di prevenzione. Per questo nelle graduatorie compaiono solo quei comuni i cui cittadini hanno conferito nel contenitore del secco meno di 75 chilogrammi all’anno di rifiuto non riciclabile. 

“I dati pugliesi - dichiara Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia – non sono incoraggianti e confermano un trend regionale che si fonda ancora sull’uso delle discariche. Differenziare oltre il 65 percento non è più sufficiente per avviare una gestione sostenibile dei rifiuti, ma è necessario produrre meno secco residuo da mandare negli impianti di incenerimento e in discarica che hanno caratterizzato gli anni '90 e 2000. La vera sfida oggi è avviare il porta a porta in tutti i comuni pugliesi e farli diventare 'rifiuti free', puntando su una buona raccolta differenziata e su politiche di prevenzione”. 

Tuttavia a una regione che arranca ancora, tra discariche al collasso e impianti insufficienti, resta il premio di consolazione delle menzioni speciali di Comuni Ricicloni 2016 assegnate dai consorzi. In quest’ambito sono stati premiati i seguenti Comuni pugliesi, insieme ad altri su scala nazionale:  Castellana Grotte (Ba) è stata menzionata dal Consorzio italiano compostatori per aver raggiunto una purezza del rifiuto organico superiore al 99 percento; il premio Eurosintex se lo è aggiudicato Manfredonia (Fg) che ha raggiunto, alla fine del primo mese, il 72 percento di raccolta differenziata; il premio Comieco per miglior raccolta di carta e cartone, è andato al Comune di Rutigliano (Ba);  nell’ambito del premio Corepla per la miglior raccolta di imballaggi di plastica la menzione speciale se l’è aggiudicata l’Ites Olivetti di Lecce.

L’istituto ha infatti sviluppato progetti di sensibilizzazione sull’ambiente coinvolgendo non solo gli studenti ed il corpo docente, ma anche i cittadini del quartiere. Il dirigente scolastico ha saputo condurre l’Istituto in iniziative che vedono la scuola inserita in un contesto sociale più ampio e con una particolare attenzione alle situazioni di disagio. Grazie anche a questa attività d’Istituto, la classe 5C SIA è risultata la vincitrice, nella categoria scuole superiori, della prima edizione del Corepla School Contest. 

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