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Tutti contro la scure del governo. Consiglio comunale e manifestazione per il Tar

Venerdì assise monotematica a Palazzo Carafa. E in contemporanea una manifestazione promossa dal Movimento Regione Salento. Le istituzioni salentine si oppongono alla soppressione del tribunale amministrativo contenuta nel decreto "semplificazione"

LECCE – Se c’è un argomento che sul fronte politico mette tutti d’accordo è la difesa a oltranza del Tar di Lecce. Il tribunale amministrativo del capoluogo salentino è finito, come molti altri, sotto la scure del decreto di semplificazione con il quale il governo sta cercando di alleggerire la macchina burocratica dello stato, a partire dalla soppressione delle sedi distaccate.

L’organo di giustizia amministrativa è però punto di riferimento per le province di Lecce, Brindisi e Taranto e l’idea di una sua chiusura non sembra piacere a nessuno. Le istituzioni politiche del Grande Salento faranno sentire il proprio dissenso: per venerdì mattina è in programma a Palazzo Carafa un consiglio comunale monotematico al quale sono stati invitati a partecipare i sindaci delle due città portuali e i presidenti delle province interessate.

L’iniziativa di Paolo Perrone, ovviamente, ha trovato il pieno sostegno del suo partito, Forza Italia. Per il capogruppo azzurro, Damiano D’Autilia “siamo pronti a portare nelle sedi opportune il nostro risentimento. Che è il risentimento di un territorio, di una tradizione giurisprudenziale e della sua classe forense, soprattutto degli utenti.  Sopprimere la sede del Tar di Lecce significa andare contro la logica dei numeri, che raccontano di un tribunale che funziona benissimo, anche meglio di quello di Bari. Significa andare contro alla logica della riduzione dei costi, della qualità del servizio.

Sosterremo la battaglia intrapresa dal sindaco Perrone e che l'onorevole Marti intende portare in Parlamento, difendendo le ragioni di un territorio che, sulla giustizia, non può accettare di essere emarginato.

Il Movimento Regione Salento ha previsto una manifestazione, sempre per venerdì mattina. Secondo il presidente, Paolo Pagliaro: “l’iniziativa del consiglio comunale è lodevole, ma è opportuno che si facciano sentire anche i parlamentari del territorio, troppo spesso assorti in un sonno inspiegabile. Speriamo che la protesta salentina arrivi a Roma e che finalmente qualcuno comprenda che siamo una realtà viva e moderna e non possiamo essere mortificati da una politica che ci vorrebbe piccoli e insignificanti. I salentini non ci stanno.

“Il rischio – conclude Pagliaro – è oramai chiaro. Dopo l’abolizione delle province, la soppressione o l'accorpamento del Tar, della soprintendenza, si passerà alle camere di commercio, alle prefetture e a tutti gli altri organismi statali. Tutto questo determinerà un definitivo isolamento e impoverimento del Salento. L’unica soluzione è la nascita della Regione Salento”.

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