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Sabato, 27 Aprile 2024
Calcio

Il Matino si aggrappa a Toma dopo aver ridimensionato la rosa: obiettivo salvezza

Dopo gli addii dei pilastri portanti la nuova guida tecnica è chiamata al miracolo sportivo per risollevare un club in crisi di risultati

MATINO – Sfumato l’entusiasmo dell’approdo in Serie D ora la Virtus Matino deve fare i conti con le difficoltà riscontrate nella massima serie dilettantistica, territorio ancora troppo inesplorato e ricco di insidie che può costare cara la pelle all’ambiente biancazzurro. A un discreto inizio di stagione che aveva visto i salentini trovare cinque punti in altrettanti turni, è seguito un rendimento da retrocessione con la sola vittoria di Gravina per 0-2 che ha rappresentato l’unico sorriso nel corso di ben 12 gare.

La tenacia e la cattiveria volute dal tecnico Giuseppe Branà, oltre ai complimenti degli addetti ai lavori, non sono però valse a nulla e hanno portato la compagine in ultima piazza con 8 punti dopo esser stata raggiunta da un Brindisi in ripresa. Seppur la squadra non sia mai stata completamente dominata dagli avversari, riuscendo a mettere in difficoltà anche le prime della classe, la società ha optato per il cambio di guida tecnica a tre turni dal giro di boa, chiamando una vecchia conoscenza, Antonio Toma. Questi, già in casacca matinese da giocatore e tecnico che ha condotto la squadra dalla Terza categoria alla Promozione, ha ritrovato una compagine completamente differente da quella con cui pochi anni addietro aveva trionfato per 6-3 contro il Memory Campi aggiudicandosi la terza promozione di fila.  

Nelle ultime settimane ci sono stati diversi avvicendementi. Infatti, le evidenti difficoltà economiche del club, costretto oltretutto a giocare in campo neutro e dunque privato del proprio tifo e degli introiti dei tagliandi casalinghi, hanno comportato l’addio di alcuni dei pilastri della rosa, su di tutti Esteban Giambuzzi, Davide Cavalieri, Franco Ruibal, Ezequiel Michelli e Facundo Graziano. Giocatori protagonisti anche della storica promozione dall’Eccellenza alla Serie D, hanno sposato altre cause facendo il percorso inverso di Meneses, Pisanello, Mangione e D’Andria. Nonostante una rosa ridimensionata e molto giovane, il neo tecnico Toma sembra aver conferito la giusta quadratura a questa squadra che si è comportata bene fin dal suo arrivo.

Dopo la rocambolesca sconfitta contro il Bitonto per 3-2 maturata con il gol di Colella nel corso dell’ultimo minuto di recupero, il Matino è infatti tornato a fare punti pareggiando per 1-1 contro il Rotonda all’Heffort Sport Village di Parabita. Un punto che, oltre a smuovere la classifica, ha dato certamente morale a un gruppo che, come ha spiegato Toma, “ha poca consapevolezza del suo valore effettivo e ha molta paura”. La squadra in due gare con il nuovo trainer ha anche segnato tanto quanto nei tre mesi precedenti, con il tecnico capace di rivalutare diverse seconde linee ora titolari a tutti gli effetti e autori di ottime prestazioni contro Bitonto e Rotonda. Nel suo modulo, il 4-4-2, sono infatti emersi i valori di Monopoli, giocatore finito nel dimenticatoio e che, partito titolare al “Città degli Ulivi”, ha siglato la sua prima doppietta della stagione contro la capolista del girone H. Inoltre si sono rivelati utili alla causa i vari Alemanni, Inguscio (riscoperto in mediana contro il Bitonto come Tarantino nel ruolo di terzino) e Calò.

L'ultimo pareggio si spera possa essere la svolta all’interno di un ambiente in serie difficoltà sotto tutti i punti di vista, con la classifica che vede il Matino in ultima posizione con 9 punti. La speranza è che il tecnico Antonio Toma possa compiere un miracolo sportivo con l’attuale rosa che, ricca di giovani calciatori e privata dei suoi migliori interpreti, ora ha il compito di comportarsi bene in vista del girone di ritorno. Prossimo appuntamento il 9 gennaio contro il Brindisi.

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