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Sabato, 27 Aprile 2024
Tutti i nomi degli indagati / Casarano

Afendi e Caraccio erano i leader che si contendevano il primato dei traffici

Da un lato il gruppo del 33enne morto nei giorni scorsi, dall'altro quello del 32enne già coinvolto nell'operazione "Diarchia". Con loro, una serie di sodali con compiti di spaccio e approvvigionamento di droga

CASARANO – Ci sarebbe stato anche Antonio Amin Afendi, 33enne di Casarano, fra gli arrestati all’alba di oggi, nell’operazione “Fortezza” dei carabinieri della compagnia locale, se non fosse stato assassinato a bruciapelo con tre colpi di pistola la mattina del 2 marzo scorso.

Anzi, nell’ordinanza a firma della giudice per le indagini preliminari Giulia Proto, il suo nome è proprio il primo della lista. Perché Afendi, ma non è certo un segreto, era ormai ritenuto il continuatore indiscusso delle attività criminali un tempo rette da Augustino Potenza, a sua volta morto in un cruento agguato il 26 ottobre del 2016. Afendi avrebbe impartito le direttive e dettato le regole nello smercio di stupefacenti su Casarano e comuni vicini. Nulla avrebbero potuto fare i presunti sodali, senza la sua autorizzazione.

Secondo gli investigatori, i più stretti collaboratori di Afendi sarebbero stati Luca Marco Franza, 29enne, e Luigi Calabrese, 30enne, entrambi casaranesi. Specie nel periodo in cui Afendi era stato destinato agli arresti domiciliari per altre vicende, sarebbero stato loro a coordinare le attività. Franza e Calabrese, dunque, sono fra coloro finiti in carcere insieme ad altri, fra presunti corrieri, pusher “sul campo” e coloro che si occupavano di reperire lo stupefacente.  

Si tratta di: Giovanni Corsano, 22enne di Casarano; Salvatore De Gaetani, 40enne di Ugento; Giovanni De Vito, 36enne di Matino; Davide Falcone, 34enne di Casarano; Janus Krasnici, 34enne montenegrino, residente a Lecce. Uno soltanto è finito ai domiciliari, Gianni Casto, 32enne di Casarano.

E poi c’era l’altro gruppo, affine al primo per interessi criminali e rivale. Ovvero, quello gestito da Ivan Caraccio, 32enne di Casarano (con residenza a Matera, ma comunque domiciliato nella cittadina del basso Salento). Nome non certo nuovo alle cronache, visto che coinvolto nella ben nota operazione Diarchia”. Con lui, in carcere, sono finiti coloro i quali sono ritenuti tra i più stretti collaboratori: Floriano Chirivì, 43enne di San Donaci (Brindisi); Marco De Vito, 39enne di Casarano; Angelo Moscara, 48enne di Casarano; Matteo Toma, 36enne di Casarano. 

Gli altri indagati

Nell’operazione “Fortezza”, con ruoli ritenuti, dunque, di minor rilievo, risultano ventinove altri indagati a piede libero. Si tratta di: Maria Fatima Affatato, 22enne di Casarano; Michele Botrugno, 32enne di Taurisano; Cristian Causo, 38enne di Casarano; Salvatore Emanuel Causo, 35enne di Casarano; Marco Ciminna, 38enne di Monteroni di Lecce; Giovanni Corvaglia, 41enne di Casarano; Antonio De Cataldis, 27enne di Matino; Antonio De Vergilio, 26enne di Casarano; Giovanni De Vito, 36enne di Casarano; Paolo Esposito, 34enne di Casarano; Andrea Fracasso, 30enne di Casarano; Emanuele Salvatore Franza, 31enne di Casarano; Mirko Gennaro, 29enne di Casarano.

Ancora: Attilio Gerundio, 74enne di Casarano; Valentina Moscara, 26enne di Casarano; Daniele Panico, 38enne di Casarano; Fabio Panico, 28enne di Casarano; Daniele Pennetta, 44enne di Casarano; Giovanni Pennetta, 35enne di Gemini (frazione di Ugento); Davide Salvatore Piccinni, 37enne di Casarano; Luciano Polimeno, 62enne di Casarano; Graziano Rizzello, 34enne di Casarano; Mario Rosafio, 68enne di Melissano; Mattia Santantonio, 23enne di Matino; Giuseppe Scarlino, 40enne di Melissano; Salvatore Scupola, 31enne di Casarano; Marino Schiavano, 45enne di Casarano; Iolanda Stoppello, 30enne di Matino (ma domiciliata a Casarano); Davide Tartaglione, 34enne di Casarano; Francesco Tunno, 39enne di Gagliano del Capo.

A difenderli, ci penseranno, tra gli altri, gli avvocati: Simone Viva, Mario Coppola, Ladislao Massari, Rocco Rizzello, Antonio Venneri, Attilio de Marco, Luigi e Arcangelo Corvaglia, Silvio e Giorgio Caroli, Angelo Ninni.

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