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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Ugento

Dopo sette mesi un avvistamento di migranti, fermati a terra due presunti scafisti

Lo sbarco sul litorale di Torre San Giovanni, marina di Ugento. Una barca a vela abbordata dalla guardia costiera, a terra polizia, carabinieri e Croce rossa. Un paio di soggetti moldavi hanno tentato di allontanarsi con un gommone, subito intercettati

TORRE SAN GIOVANNI – Uno sbarco di migranti è avvenuto nella serata sul litorale di Torre San Giovanni, frazione marittima di Ugento. Un evento che, nel Salento, non si verificava dalla fine di dicembre dello scorso anno. Proprio così. Per sette, lunghi mesi, la provincia di Lecce ha “dimenticato” un fenomeno che, invece, lo riguarda da sempre da vicino, visto che lingua di terra inserita a pieno titolo nelle tratte principali sfruttate dalle organizzazioni criminali che governano un fenomeno intramontabile.

Trentacinque in tutto gli stranieri avvistati in località Lido Pazze da motovedette della guardia costiera e della guardia di finanza, con auto di pattuglie del commissariato di polizia di Taurisano e dei carabinieri arrivate sul posto per fornire supporto via terra.

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Poco prima che l’imbarcazione a vela fosse abbordata, due soggetti hanno tentato di sbarcare con un gommone, insieme a un gruppo di trasportati, ma sono stati subito intercettati dai militari dipendenti dalla compagnia di Casarano. Sono, ovviamente, sospettati di essere gli scafisti. Ovvero la manovalanza dei potenti gruppi che gestiscono i traffici. Tutti sono stati trasferiti verso il porto di Gallipoli, ivi compresi quelli rimasti sul natante.

Video | I momenti dello sbarco

Sul posto, intanto, per le prime cure, sono intervenuti i volontari della Croce rossa italiana e i sanitari dell'Usmaf. Tolti i due moldavi, sui quali sono in corso accertamenti, i restanti sono iracheni e iraniani, tutti adulti. Nel gruppo, una sola donna. Tutti sono stati trovati in buone condizioni, nonostante la navigazione di diversi giorni, e sono stati trasferitio presso il centro di prima accoglienza Don Tonino Bello di Otranto.

Le indagini saranno affidate al pool interforze della procura leccese. Di sicuro, in un periodo in cui le località di mare sono assediate da turisti e villeggianti, la situazione non è sfuggita a tanti che hanno iniziato a immortalare l’episodio con i cellulari, producendo video e fotografie che hanno iniziato a circolare sui social.

L'ultimo sbarco noto

Come si diceva, l’ultimo sbarco noto alle cronache risale al dicembre del 2022. Era il 21, per la precisione, e in novantasette, arrivati su una barca a vela, approdarono nel Capo di Leuca. Già nel 2022, comunque, il fenomeno si era assottigliato, nel Leccese, dopo il colpo inferto dal Gico della guardia di finanza alle organizzazioni dietro al traffico di migranti, stanziate fra Turchia, Grecia e Albania, con la nota operazione “Astrolabio” riguardante la tratta balcanica terrestre e marittima.

I momenti subito dopo lo sbarco

Un ulteriore rallentamento è arrivato probabilmente in maniera indiretta, ovvero dopo la tragedia di Cutro, in Calabria (altra area del Mezzogiorno interessate dalle stesse tratte): troppi occhi puntati addosso ai gruppi criminali che trafficano in vite umane per ricominciare subito a riprendere gli affari. Ma ora che le acque si sono calmate, in senso metaforico e non solo, visto che il mare è oggi più che mai praticabile, riecco dopo sette mesi uno sbarco sulle coste salentine.

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