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Conguagli acqua, Perrone sibillino: "Inquilini temono manovra politica"

Il sindaco interviene sull'annosa vicenda che interessa gli alloggi popolari. In arrivo richieste di pagamento per il 2005 e 2006 per presunte morosità: "Stessa situazione del 2007, con avvisi di sfratto in campagna elettorale"

LECCE - Il centrodestra teme una  forma di condizionamento politico legata all'annosa vicenda dei conguagli delle bollette dell'acqua per il 2005 e il 2006 che Iacp ha emesso nei confronti degli assegnatari degli alloggi. Lo ha detto chiaramente il sindaco di Lecce, Paolo Perrone che ha ricordato come, proprio all'epoca dell'ultima campagna elettorale per le amministrative, nel 2007, scoppiò la grana degli avvisi di sfratto. Due questioni diverse, ma che fanno ugualmente capo alla competenza della Regione Puglia.

Al fianco del primo cittadino il consigliere regionale del Pdl, Roberto Marti, che ha aggiunto: "Il nostro obiettivo è di evitare che ci possano essere pressioni indebite, tanto più in un momento di crisi economica e di sbandamento sociale". Son circa tremila le famiglie leccesi che vivono in alloggi Iacp. Il semestre elettorale è già iniziato: se a giugno, infatti, i leccesi saranno chiamati a scegliere  se confermare la fiducia a Perrone oppure voltare pagina,  il 22 gennaio ci sono le primarie nel centrosinistra. 

Alla conferenza stampa organizzata in sala giunta hanno preso parte anche il consigliere Vittorio Solero, che da tempo segue la vicenda, e alcuni rappresentanti degli inquilini oltre a vari esponenti della maggioranza. Franca Vasconcelli, di Federcasa, ha sottolineato come le somme che i cittadini stanno per vedersi imputate "si vanno ad aggiungere agli acconti già pagati dagli assegnatari nel 2009 - 250 euro a famiglia - per le annualità in questione. Senza pensare che restiamo in attesa di conoscere la sentenza relativa ai consumi idrici dell'anno 2007", anno in cui si è passato dalla dipendenza diretta dallo Iacp all'autogestione dei condomini. Alcuni dei quali, sembra paradossale, saranno presto investiti da un progetto per l'installazione della banda larga, come annunciato il 30 novembre presso la sede provinciale dell'istituto.

Per le associazioni è ancora da vedere se i conguagli rivendicati sono dovuti. "Biosgna considerare che molti contatori sono rotti o illeggibili, motivo per cui lo Iacp ha provveduto a effettuare i conteggi basandosi non sui reali consumi, ma sul nucleo familiare". Ma c'è di più: "Il cattivo funzionamento degli impianti comporta una dispersione dell'acqua, che non può e non deve essere assolutamente ricondotta alle famiglie", ha concluso Vasconcelli non prima di rammentare che i conguagli per il 2005-2006 erano attesi già nel 2009. Fatto che potrebbe configurare un'estinzione del debito per prescrizione, essendo trascorsi 5 anni.

bollette_iacp 001-2Perrone ha auspicato che "non arrivi a qualche giorno dal voto un salvatore della patria" e che lo Iacp, che dipende direttamente dalla Regione Puglia, "si impegni a dilazionare gli eventuali pagamenti, una volta accertati, e a non concentrare le richieste" in formato pacchetto. "Ho piena fiducia nel commissario straordinario dello Iacp, Daniela Lupo, che è sempre molto attenta alle nostre sollecitazioni", ha chiosato il primo cittadino. Solero ha messo in evidenza lo sbilanciamento tra poteri forti e famiglie modeste e ha rivendicato, ancora una volta, la cessazione del potere vessatorio di Acquedotto pugliese nel chiudere i contatori degli inquilini morosi, appellandosi al concetto di acqua bene comune e di "quantitativo minimo vitale" enunciato dal governatore Nichi Vendola.

Sulla questione delle presunte morosità, nei mesi scorsi ed in particolare nelle ultime settimane c'è stato un interessamento bipartisan. Da ultimo, il 25 novembre, il vice presidente del consiglio regionale, Antonio Maniglio, e il capogruppo a Palazzo Carafa, Antonio Rotundo, entrambi del Pd, hanno incontrato il responsabile della sede provinciale di Aqp, Giovanni Valentini, ottenendo in quella sede l'impegno a non tagliare l'erogazione dell'acque e ad esaminare la situazione di ogni singolo condiminio per una eventuale rateizzazione. Severo il giudizio di Perrone su quell'incontro: "Il Pd salentino conta molto poco".

 

 

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