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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Melendugno

Sondaggi Tap: lavori finiti prima del previsto, la piattaforma lascia San Foca

Il rimorchiatore "Sara T" ha agganciato la "Skate III" per ricondurla nel porto di Brindisi. "Nessun danno per l'ambiente", rassicura il consorzio che sta costruendo l'immensa infrastruttura che porterà il gas naturale dall'Azerbaijan verso l'Italia. Nei giorni scorsi il corteo di protesta

SAN FOCA (Melendugno) – La piattaforma “Skate III” esce di scena dall’orizzonte marino di San Foca. Sono terminati questa mattina, infatti, i lavori negli ultimi due punti di sondaggio nelle acque davanti alla marina melendugnese. L’infrastruttura, alle 9,30, è stata agganciata dal rimorchiatore “Sara T”, per essere trasportata nel porto di Brindisi, da dove si era mossa cinque giorni addietro.

Negli ultimi tempi diversi sono stati gli avvenimenti che hanno riportato l’attenzione su quest’immensa opera.

Le operazioni, infatti, sono state simbolicamente “osteggiate” da un corteo pacifico. L’adunata s’è tenuta proprio il 25 aprile scorso, giorno della celebrazione della Liberazione: presenti centinaia di cittadini, in particolare provenienti da Melendugno e Vernole, con i rispettivi sindaci in testa, Marco Potì e Luca De Carlo.

Il consorzio Tap, che ha intenzione di creare ai margini della costa salentina il terminale che trasporterà gas naturale dall’Azerbaijan, dal canto suo ha tenuto in una nota a sottolineare di aver tenuto fede “all’impegno preso nei confronti del territorio e delle sue esigenze, concludendo i lavori prima del previsto".

"La stessa attenzione – prosegue la nota - verrà mantenuta durante la fase di costruzione e la messa in opera del gasdotto, che porterà in Italia e attraverso l'Italia in Europa il gas dell'Azerbaigian, contribuendo alla sicurezza delle fonti di approvvigionamento energetico e alla riduzione dei costi del gas”.

Ma, al di là delle rassicurazioni, il Comitato No Tap e tutti coloro che nel frattempo vi si sono avvicinati, ovviamente continuerà nella sua battaglia, a colpi di controinformazione, in una vicenda che ormai sta tenendo con il fiato sospeso una parte del territorio stesso, dividendolo tra favorevoli e contrari.

IMG-20140427-WA0005-2Il tempo ha giocato a favore dei lavori della multinazionale, perché – tolta la giornata dal clima decisamente primaverile di oggi -, nei giorni scorsi la pioggia ha frenato in modo naturale i visitatori, che avrebbero potuto storcere il naso di fronte all’impatto visivo suscitato dalla piattaforma. Ad ogni modo, anche oggi la società ribadisce che, “come parte integrante del progetto”, sono previsti “importanti investimenti di carattere socio ambientale volti al sostegno e allo sviluppo dell’economia locale, in linea con le vocazioni territoriali”.

Stando a quanto dichiarato sempre dal consorzio, i sondaggi non avrebbero provocato “alcun danno ambientale, come ogni cittadino di Melendugno e turista potrà notare”, e “anche quest’ultima fase di sondaggi in mare si è svolta sempre in stretto contatto con le autorità portuali, nella piena legalità”.

La capitaneria di porto è stata messa al corrente della conclusione anticipata dei lavori. In questo modo, potrà essere revocata al più presto l’ordinanza che ha disciplinato lo svolgimento dei sondaggi.

Infine, in merito alle integrazioni alla documentazione d’impatto ambientale consegnate pochi giorni addietro al ministero dell’Ambiente, sul sito del consorzio si trova conferma di quanto anticipato già ieri da questo giornalee cioè dell'ipotesi di due tracciati alternativi a quello di San Foca, con terminale nel territorio otrantino. 

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